Uno degli strumenti più utilizzati, e dunque, necessari in cucina sono i coltelli. Con questi è possibile compiere tantissime azioni, che dipendono dal tipo di preparazione che si desidera realizzare. Tagliare, sminuzzare, dadolare, affettare: ogni coltello ha una funzione ben specifica. Ecco perché è importate che sia sempre affilato. Preparare un piatto e, nel bel mezzo, essere lasciati in asso da un coltello che non fa il suo dovere: che errore da principianti! Una lama che si consuma, infatti, diventa meno efficiente. Richiede maggior sforzo e più pressione da parte di mano e braccio e tra l’altro non permette di ottenere un taglio regolare. Il rischio, dietro l’angolo, è quello di rovinare la presentazione di un alimento. Per questo motivo poter contare su un affilacoltelli è doveroso. Il filo, cioè la parte tagliente della lama, infatti, tende a consumarsi con l’uso. Si rovina e destina il coltello a non tagliare più come dovrebbe.
Come orientarsi nell’acquisto di un affilacoltelli? Ve lo suggeriamo attraverso questa guida.
A cosa serve un affilacoltelli
Lo dice il nome stesso: ad affilare i coltelli, ovvero restituire il filo alla loro lama. E’ uno strumento semplice ma importante, in grado di tenere efficiente la parte tagliente (filo) della lama. Perché averne uno in dispensa? Per essere certi che i coltelli di cui si dispone siano in grado di tagliare sempre bene. In commercio esistono affilacoltelli elettrici e manuali. Sono utili per affilare non solo i coltelli da cucina ma anche quelli da sopravvivenza e il coltellino tuttofare svizzero.
I coltelli, anche se costruiti con i migliori materiali, robusti e indistruttibili, realizzati con le tecniche più attente e scrupolose in quanto a efficienza e performance, nel tempo perdono il loro taglio ottimale. Con l’uso va a scemare progressivamente il filo della lama che è necessario, periodicamente, ravvivare. A risolvere la situazione è l’affilatura, operazione che va eseguita a mano non appena il coltello comincia a perdere efficacia nel taglio.
Manuale o elettrico
Gli affilacoltelli possono essere di due tipi: a mano o con alimentazione elettrica. La scelta del tipo più idoneo dipende in gran parte dalla propria esperienza ai fornelli: i modelli manuali sono preferiti dai professionisti che devono tenere il filo efficiente durante operazioni continuative; quelli elettrici sono più pratici e cercati da chi sta in cucina per hobby e quotidianità. Chi è attento al consumo, deve sapere che, giacché il processo di affilatura dura meno di un minuto, gli affilacoltelli elettrici anche con una maggiore potenza vantano un consumo ridotto.
Affilacoltelli: materiali e dimensioni
In cucina si utilizzano coltelli di varie dimensioni. Ci sono gli spelucchini, ad esempio, che hanno una lama molto più corta rispetto, ad esempio, al coltello per filettare il pesce. Questo fa capire che l’affilacoltelli va acquistato in base al lavoro che deve svolgere. Per lame più lunghe, ci sarà bisogno di un affilacoltelli di grandi dimensioni e, per lame molto affilate, sarà invece necessario un materiale abrasivo caratterizzato da una grana dura, come un acciaino. In generale si può sostenere che il materiale di cui è fatto l’affilacoltelli dovrebbe essere sempre più duro delle lame del coltello.
Tanti tipi diversi di affilacoltelli
Come è facile immaginare, anche per i motivi finora descritti, non esiste un unico tipo di affilacoltelli. Ecco quelli che è possibile reperire.
- Coti o pietre giapponesi: detti anche “pietre oleose” o “pietre d’acqua”, si tratta come suggerisce il nome, di pietre. Queste sono molto efficaci per affilare. Queste pietre, che in genere sono a forma di parallelepipedo, usano acqua o olio per attivare la superficie di affilatura. Si utilizzano facendo scorrere la lama del coltello in parallelo al bordo della pietra. A fine operazione, la lama va accuratamente pulita;
- Affilatrici manuali ed elettriche: affilacoltelli caratterizzati da una tacca a forma di V dove va fatta scorrere la lama per scolpirne di nuovo il filo. Alcuni modelli elettrici sono caratterizzati dalla presenza di un disco rotante per affilare il nuovo bordo senza muovere il coltello;
- Acciaino: modello con un’asta rotonda e manico (generalmente in materiale plastico), lunga quanto un coltello. Per affilare la lama è necessario passare il coltello su entrambi i lati dell’asta eseguendo un movimento in su e in giù. L’acciaino deve restare in posizione verticale su un piano oppure va tenuto in mano e, in tal caso, bisogna muovere la lama con movimenti arcuati alternati. L’importante è che il passaggio della lama sull’acciaino sia eseguito mantenendo un angolo di 20 gradi. Sembra un’operazione, almeno inizialmente, solo per addetti ai lavori. Non è un caso, infatti, che rinomati chef utilizzino proprio questa tipologia di affilacoltelli.
Perché acquistare un affilacoltelli
L’affilacoltelli è uno strumento indispensabile in ogni cucina domestica e professionale. Bastano poche mosse per ridare nuova vita alla lama dei coltelli. E’ possibile optare per un modello elettrico o per uno manuale: in ogni caso, il primo parametro da tenere a mente riguarda la dimensione dei coltelli da affilare.