Sminuzzare, affettare, ridurre a julienne: quando si devono cucinare le verdure è possibile tagliarle in tantissimi modi diversi. Alcuni sono più pratici, altri decisamente coreografici, in ogni caso è necessario disporre di strumenti appositi. Questi permetteranno di eseguire questa delicata operazione che non è così semplice come si possa immaginare.
Diversi tipi di taglio
A seconda della preparazione, del tipo di cottura o del mondo in cui verrà consumata cruda, la verdura può essere tagliata in modi diversi. Vediamo quali sono.
- A rondelle: il taglio ha uno spessore di circa 2-3 millimetri, regolare.
- Tagliuzzato: è il taglio delle erbe aromatiche. Per eseguirlo basta raggruppare in piccoli mazzi le erbe e sminuzzarli fino a ridurli di uno spessore di 2 millimetri.
- Tritato: simile al precedente. Si arriva, però, ad uno spessore inferiore.
- Alla julienne: è un taglio lungo pari a circa 6 centimetri con uno spessore di circa 2-3 millimetri Si ottiene posizionando l’ortaggio in verticale.
- Dadolata: a partire da tagli lunghi si prosegue con il taglio di piccoli dadi dello spessore di 4-5 millimetri.
- Brunoise: è una dadolata ma più piccola, con uno spessore di 2-3 millimetri.
Una volta conosciute le varie tecniche, con quali strumenti è possibile ottenere questi differenti risultati?
Coltello? No, grazie!
Di certo utilizzare il coltello richiede molta abilità e conoscenza. Si tratta di uno strumento particolarmente affilato e, dunque, pericoloso nel caso in cui non si conosca adeguatamente la tecnica di taglio. A risolvere la situazione, è sicuramente sono mandoline e affettaverdure. Si tratta di strumenti di alta precisione dotati di accessori ad alta precisione che corrispondono ai diversi tagli da ottenere. Si è così in grado di tritare una cipolla con un solo gesto, affettare un pomodoro senza schiacciarlo, ridurre una carota a rondelle senza pericolo di tagliarsi.
I modelli di affettaverdure più completi sono dotati anche di alcuni accessori. Guanti, afferra-verdure, spazzole, forchette, all inclusive nella confezione. Si tratta di tutto l’occorrente necessario sia per affettare le verdure e sia per ripulire l’accessorio in pochi minuti. Un utensile multifunzionale, davvero prezioso per chi ama cucinare.
Affettaverdure dal design retrò
In commercio esistono alcuni modelli di affettaverdure manuali dalla forma che ricorda il tritacarne vecchio stile. Da fissare sul piano di lavoro grazie a un apposito sistema con viti, sono muniti di tre tipi di lama, in acciaio inossidabile. Le verdure si possono fare a rondelle oppure triturare grossolanamente o in modo fine.
Affettatrici a spirale
Per un taglio particolarmente coreografico delle verdure, è possibile orientare l’acquisto verso modelli ad hoc. Se si desidera infatti preparare spaghetti di zucchine o carote, ad esempio, ma anche patate e barbabietole, bisogna optare per un affettatrice a spirale. Messa la verdura nell’apposito vano e azionata la manovella manualmente, questa si ridurrà nel formato desiderato. Per rendere la pulizia più semplice e curata, alcuni modelli sono smontabili in ogni loro parte.
Come utilizzare una mandolina
Una mandolina tagliaverdure è realizzata solitamente in plastica compatibile con gli alimenti e lame di acciaio inox. Una volta scelta la lama da utilizzare (dipendentemente dalla forma che si desidera ottenere), questa va regolata per definire lo spessore della verdura (solitamente da 1 a 9 millimetri). A questo punto, si può iniziare ad affettare la verdura.
Non tutte le mandoline sono regolabili. Si tratta di un’opzione a cui fare attenzione al momento della scelta per non rischiare di acquistare uno strumento poco versatile.
Manuali, elettriche o a manovella?
Le mandoline possono essere di tre tipi: manuali, elettriche o a manovella. Le mandoline manuali sono quelle più classiche, perfette per chi desidera uno strumento efficace, ma low cost. Hanno una struttura compatta e sono maneggevoli. Richiedono un certo sforzo fisico, perché per affettare bisogna fare pressione con la forza delle braccia sulla superficie della mandolina eseguendo un movimento continuo avanti-indietro. Le mandoline elettriche hanno una struttura più complessa, con dischi e coni intercambiabili e funzionano con alimentazione elettrica. Costano molto di più rispetto a quelle manuali e sono di certo anche più ingombranti. La lavorazione della verdura, però, risulta decisamente più agevole e veloce. Le mandoline a manovella rappresentano un buon compromesso tra le due tipologie sopra descritte. Vantano sì un funzionamento manuale, ma non richiedono un grande sforzo: per metterle in funzione basta solo girare una manovella. Inoltre, al pari dei modelli elettrici, hanno dischi e coni da sostituire di volta in volta per ottenere differenti tipi di taglio.
Anche in formato “da viaggio”
Minimalisti ma super funzionali, è possibile reperire anche sorprendenti modelli formato pocket. Di dimensioni ridotte, queste mini affettaverdure si possono portare sempre con sé. Hanno le fattezze di un pettine con resistenti lame in acciaio inossidabile e l’impugnatura di solito in plastica molto robusta e resistete. In molti modelli la funzione taglio è abbinata a quella decorativa, giacché la superficie della verdura ridotta risulta alla fine ondulata e non liscia.