Se un bel bagno, nuovo o ristrutturato, non è curato anche nei dettagli, il risultato è può non essere pari alle aspettative. Diventa una stanza della casa in cui si staziona più o meno indifferentemente. Eppure non è detto che ci si stia poco, anzi. Basta pensare a una lunga immersione nella vasca a fine giornata o a un massaggio dopo la doccia da fare senza limiti di tempo per capire quanto può essere indispensabile potersi sentire a proprio agio anche qui. A dare carattere e originalità è la biancheria ad hoc, quindi largo ad asciugamani, teli e accappatoi.
Biancheria per il bagno: cosa acquistare?
Doccia o bagno, pulizia quotidiana, lavaggio di viso, mani (che in questo periodo deve essere più ricorrente…) e capelli, cura delle parti intime e demake up: quante cose si possono fare in bagno! Per capire la biancheria che occorre in questa stanza della casa basta ricordare le azioni che usualmente vi si compiono. Quindi, tradotto in termini pratici, nella lista degli acquisti vanno inseriti accappatoio, teli, asciugamano con ospite e lavette.
Quali tessuti preferire
Ci sono le fibre tradizionali, quindi la spugna, il cotone, il lino e la canapa. Poi, però, le moderne tecnologie hanno permesso a numerose aziende di proporre anche tessuti più particolari. C’è la microfibra, molto amata dagli sportivi poiché svolge il suo compito con un solo passaggio. Poi esistono gli asciugamani “profumati” o, persino, “curativi”. Nelle fibre possono essere inserite essenze di piante o gel che trasmettono le loro proprietà al momento del contatto con la pelle. Di certo il tessuto più gettonato resta la spugna, morbida, assorbente e molto confortevole.
Una stima realistiche che permette di valutare l’affidabilità di un asciugamani o di qualsiasi altro capo in spugna è la sua pesantezza. Questa si esprime con un valore universale, che è il grammi per metro (gmp). Secondo gli addetti ai lavori, un capo di biancheria per il bagno è in grado di offrire garanzia di affidabilità a partire da 550 gpm. A onor del vero non è così facile conoscere questo dato. C’è, però, un metodo pratico che può di sicuro aiutare. Basta toccare il tessuto e provarne peso e consistenza sostenendolo in mano. Non deve risultare troppo leggero e, quasi, inconsistente, anzi. Un altro dettaglio da tenere a mente è che non disperda pelucchi e filo già solo a sollevarlo. Questo sarebbe sintomo di poca cura nella fattura e un campanello di allarme sul fatto che nel tempo, ma prima di quanto si possa immaginare, il telo perderà corposità.
Biancheria per il bagno “a nido d’ape”
Leggeri, sottili e moderatamente morbidi. La biancheria per il bagno realizzata con tessuto a nido d’ape è molto diffusa. Si tratta di un tessuto in puro cotone lavorato in modo particolare. La sua trama, infatti, ricorda le celle degli alveari. Anche se non esattamente al pari della spugna, il tessuto a nido d’ape ha un’elevata capacità assorbente. Essendo più leggero e meno spesso, riesce ad asciugarsi rapidamente. Sotto questo aspetto rappresenta l’alternativa naturale alla microfibra. In più non lascia alcuna sensazione di bagnato sulla pelle e, nel caso dell’accappatoio, può essere indossato a lungo dopo il bagno. Non è un caso, infatti, che proprio per questa caratteristica si tratti del tipo di tessuto preferito dai centri benessere.
Acquistare un set completo di asciugamani: perché?
Di solito, quando si cercano gli asciugamani per il bagno, oltre a capi singoli, vengono proposti dei set. Un asciugamano, infatti, può avere vari usi. Un set completo comprende almeno tre capi, di dimensioni diverse, ciascuno preposto a un uso specifico. C’è il classico telo per asciugare il viso e le mani, le cui misure sono variabili, ma di solito sono intorno a 60×100 centimetri; il telo da bagno, che può sostituire l’accappatoio, che misura circa 100×150 cm; infine c’è il piccolo asciugamano per il bidet (detto anche “ospite”), che misura 40×60 cm.
Alcuni consigli utili
Come preservare nel tempo la biancheria per il bagno? Sicuramente è importante il momento del lavaggio. Questo, per una questione di igiene può essere abbastanza ricorrente. In ogni caso è consigliato dividere sempre asciugamani & co per tipo di fibra (cotone, lino etc ), per colore ( bianco, colori chiari e scuri) e riporre in lavatrice i prodotti ben stesi e aperti, quindi non appallottati o avvolti su se stessi. Il lavaggio a mano può risultare impegnativo soprattutto perché una volta bagnata la spugna assorbe acqua e diventa un po’ pesante. Dopo aver verificato le istruzioni che sono riportate sull’etichetta è importante seguirle con cura.
Durante i primi lavaggi è normale che la spugna perda un po’ di peluria di fibra di cotone. Non bisogna considerarla un difetto ma, al contrario, una garanzia della buona qualità del prodotto e della composizione in puro cotone naturale.