Sul divano, su una poltrona o posizionati quasi alla rinfusa sul pavimento in parquet o sul tappeto: i cuscini decorativi sono una incredibile risorsa in quanto a home design. La loro funzione estetica è innegabile. Possono dare carattere a un arredamento minimalista oppure enfatizzare un dettaglio di stile. Possono trasmettere l’idea del comfort e di un colore, oppure declinare l’arredo verso una sfumatura ben precisa.
Ci sono cuscini di forme tradizionali, quindi quadrate, oppure più insolite. Anche i tessuti possono variare molto: da sete pregiate a cotone, canapa e lino naturali. E quale materiale custodiscono al loro interno? Ecco la nostra guida alla scelta dei migliori cuscini decorativi, in grado di dare quel qualcosa in più allo spazio domestico.
Guanciale o cuscino?
Prima di tutto una distinzione è d’obbligo. Cuscino e guanciale sono due prodotti diversi. Per intuito e per origine stessa della parola, con “guanciale” si indica il cuscino specifico per il letto, quello su cui si riposa e si poggiano testa e guance (da cui il nome). Il “cuscino” è un termine generico che indica un complemento d’arredo ad uso ornamentale, in stoffa o pelle, imbottito. Questo, come citano i vocabolari, “propriamente serve per rendere morbide seggiole e poltrone o si adopera come ornamento sopra divani e simili”.
In commercio esistono cuscini sfoderabili o meno. Nel primo caso si tratta di un’opzione vantaggiosa poiché permette di lavare solo la fodera, in questo caso provvista di zip o bottoni, e anche di cambiarla.
Quale tessuto?
I tessuti che caratterizzano i cuscini decorativi possono essere di tantissimi tipi. Sicuramente si distinguono in base al materiale di cui sono composte le federe e al loro design. Per quanto riguarda il materiale si va dal cotone al lino, passando per la seta, la canapa, il velluto, la lana o altre fibre naturali o acriliche. La stagione è un indice di scelta. Va bene che sui gusti non è opportuno discutere, di certo però è molto improbabile che vengano utilizzate fodere in lana durante l’estate. Relativamente al design è davvero impossibile non trovare un cuscino in linea con i propri gusti estetici. A tinta unita, con righe, fiori, damaschi, geometrie e stampe, con o senza applicazioni (ad esempio di paillettes): ogni ambiente di casa può avere il suo cuscino.
Che forma possono avere i cuscini decorativi
Quadrato, rettangolare, a rullo o rotondo, di dimensioni e spessore variabili a seconda del gusto e delle necessità: anche per quanto riguarda la forma, trovare il cuscino “giusto” non è così difficile come si possa pensare. Certo, qualora si abbia bisogno di misure particolari, bisognerà rivolgersi a un bravo tappezziere, ma sul mercato c’è un ampia scelta in grado di soddisfare comunque la maggior parte delle esigenze.
Imbottitura: quale è da proferire?
Qual è l’aggettivo che per istinto si abbina a cuscino? Probabilmente “comodo“, nel senso di confortevole e morbido. Il materiale di cui è composta l’imbottitura, quindi, diventa molto importante. Anche se spesso un cuscino decorativo fa bella mostra di sé e non viene utilizzato, può capitare di poggiarvici sopra. Ecco dunque che pur vantando un design accattivante, qualora risulti poco cedevole alla pressione, ogni meraviglia crolla come per incanto. Allo stesso tempo deve sì essere soffice ma non deformarsi. Ci sono cuscini decorativi con imbottitura in piume d’oca, in cotone o lana ma, di recente generazione, è quella in poliestere. Questo è un materiale atossico, inodore, antibatterico e antimuffa. Per le sue caratteristiche, quando viene aggregato fino a formare ciuffi di ovatta, dà vita a imbottiture di pregio. Abbinato a un cuore di trucioli di gommapiuma, risulterà particolarmente morbido.
I cuscini decorativi hanno un costo, inutile negarlo. Quindi, non appena si decide di acquistarne uno o più è necessario partire dal budget di cui si dispone. Di certo a far salire l’asticella del prezzo sono i materiali di cui è composto, sia per quanto riguarda la fodera, sia per quanto riguarda l’imbottitura interna. Poi da non sottovalutare è il discorso della marca. Se il cuscino decorativo è prodotto da un’azienda specializzata in tessuti d’arredo, che ama curare ogni dettaglio e non rinuncia alla qualità, i costi possono ulteriormente lievitare.
Come scegliere un cuscino decorativo
Dopo aver definito il budget, un altro input per la scelta del cuscino decorativo è lo stile dell’ambiente che lo ospiterà. Il cuscino deve enfatizzare o dare carattere a un mood esistente, non stridere con esso. Non accostare fantasie e geometrie può essere una buona regola (quindi niente sofà a fiori e cuscini a righe), così come fare attenzione ai colori di pareti e pavimenti. Questi devono viaggiare in modo complementare o comunque creare un accostamento gradevole alla vista. Un ambiente monocromatico, si pensi al classico bianco avorio ad esempio, può essere acceso con cuscini sui toni del rosso e dell’arancio o, al contrario, reso rilassante, preferendo tessuti colorati nelle sfumature del verde e del blu.