Lavare il bucato è uno dei doveri domestici. Un tempo si eseguiva esclusivamente a mano ora una lavatrice senza neanche troppe pretese è già in grado di smaltire molto lavoro. A seconda di quanti membri è composta la famiglia, diventa un’occupazione più o meno quotidiana. Diciamolo chiaramente, non sarà il proprio passatempo del cuore ma è bene svolgere questo compito nel migliore dei modi. Ad aiutare nell’impresa non può mancare un buon detersivo in polvere. Questo, tra le tanti varianti disponibili in commercio, deve essere in grado di risolvere le macchie e restituire ai capi un vivace senso di freschezza.
Alcuni consigli prima di iniziare
Prima di mettersi all’opera, sia che si esegua un lavaggio a mano sia in lavatrice, è importante eseguire alcune azioni preliminari. Prima di tutto è importante fare attenzione all’etichetta dei capi da lavare. Prima di tutto perché ci suggerisce in che modo si può pulire (a mano o in lavatrice) poi perché fornisce altre importanti informazioni sulla temperatura, sulla possibilità di candeggiare o stirare.
Sarebbe bello lavare tutto insieme. Sai che risparmio di tempo! Non è però possibile. O, almeno, non senza conseguenze. Tessuti e colori hanno necessità diverse. Così come capi particolari come, ad esempio la lingerie che per questioni di igiene è sempre meglio lavare a parte. E poi la lana: anche se le lavatrici di ultima generazione contemplano un programma di lavaggio ad hoc, è meglio procedere manualmente, in acqua tiepida ed evitando di strizzare troppo il capo.
Detersivo in polvere: caratteristiche
I detersivi in polvere hanno una maggiore forza pulente rispetto a quelli liquidi. Sono anche in grado di svolgere il loro compito, efficacemente, a basse temperature. Di cosa sono fatti? La polvere è composta da microgranuli che incorporano oltre ai tensioattivi e al profumo, anche sbiancanti. Per questo è più adatta nel lavaggio dei capi bianchi e di tutto il bucato che risulta particolarmente sporco come tovaglie, lenzuola e asciugamani.
Le dosi “giuste”
I detersivi in polvere sono meno solubili rispetto a quelli liquidi. Nonostante il risciacquo tendono a lasciare residui e piccole incrostazioni sia nella lavatrice sia sulle fibre dei tessuti. Ecco perché spesso si rende indispensabile un secondo risciacquo. Un buon metodo per tenere sotto controllo la situazione è l’uso di un contenitore dosatore. Prima di tutto perché versando il detersivo in polvere “a occhio” a nella vaschetta si tende sempre un po’ a eccedere nelle quantità (magari con l’idea, errata, che il risultato sia migliore). Il contenitore dosatore, invece, inserito nel cestello, evita che si formino residui nella vaschetta e migliora l’efficacia della lavatrice.
Utilizzare il contenitore dosatore, di solito a forma di sfera, significa risparmiare fino al 20 per cento del detersivo in polvere. Questo rende subito chiaro il perché sia fortemente consigliabile. Sia per un discorso di economia domestica, sia per un uso ottimale della lavatrice. Il tutto senza dimenticare una importante riduzione in termini di impatto ambientale.
Il detersivo in polvere e problematiche ambientali
Si tratta di un tema molto dibattuto. Alcuni detergenti hanno un impatto ambientale che non è possibile trascurare. E’ pur vero però che è necessario lavare il bucato. Dunque, che fare? Al di là dei prodotti green e con certificazione che attesta una particolare attenzione alla scelta delle materie meno dannose, il suggerimento ricorrente è quello di optare per detersivi privi di polimeri sintetici. Il problema è però che queste sostanze spesso si nascondono in etichetta dietro complicati nomi che la maggior parte delle persone non è in grado di riconoscere. Una scelta attenta all’ambiente può essere quella di acquistare le formule concentrate. Queste, infatti, non contengono sostanze inerti che inquinano e servono solo ad aumentare il volume e richiedono un imballaggio più compatto ed essenziale.
A quale temperatura?
La temperatura alta (oltre i 60 gradi) permette la rimozione dello sporco ostinato e un buon livello di igienizzazione. Il bucato, però, non può essere lavato tutto ad alte temperature. Uno dei vantaggi del detersivo in polvere è proprio quello di essere in grado di agire già a basse temperature. In particolare:
- Colorati: si possono lavare massimo a 30 gradi;
- Capi scuri, in particolare di color nero, blu e marrone: si può arrivare a 40 gradi;
- Delicati: preferiscono l’acqua fredda o, in alcuni casi, una temperatura non superiore a 30 gradi;
- Tovaglie e strofinacci: si possono lavare anche a 60 gradi.
A mano o in lavatrice?
Il detersivo in polvere può essere utilizzato sia per il lavaggio a mano, sia per quello in lavatrice. Ai ritmi di oggi è raro preferire la prima opzione. Però, come si diceva, alcuni tessuti richiedono l’uso del lavaggio manuale per preservarne la qualità. Se, ad esempio, è necessario pulire un capo in lana o in seta o un qualsiasi altro tessuto che ha la tendenza a stingere, è bene eseguire l’operazione a mano.