Quando si decide di fare il bucato l’obiettivo è quello di ottenere capi profumati e puliti, igienizzati (soprattutto in questo periodo) e privi di macchie, anche le più ostili. Diciamoci la verità: lavare i capi, a mano o in lavatrice, non è uno dei passatempi preferiti! È ragionevole, quindi, sperare che il risultato sia perfetto al primo colpo. In tutto questo il detersivo è il primo strumento da valutare. L’acqua da sola non è sufficiente per restituir loro candore, in quanto non agisce su grasso e sporco, ai quali i tessuti sono invece esposti. Il lavaggio sarà soddisfacente solo grazie a un prodotto al top della qualità. Tra le varie tipologie di detergenti per il bucato, il detersivo liquido è sicuramente pratico. Scopriamo insieme quali caratteristiche deve avere per fare un acquisto perfetto.
Come scegliere un buon detersivo liquido
Un detersivo di ottima qualità promette di non dover lavare i capi più volte consecutivamente. In pratica non devono sfuggire macchie, di nessun tipo, neanche le più ostili. Una volta asciugate, camicie & co devono essere profumate e trasmettere un senso di profondo pulito. Il fatto che il detersivo sia efficace fin dal primo lavaggio, significa non solo risparmare tempo ma anche denaro. Essere costretti a intervenire di nuovo, infatti, determina un ulteriore consumo di prodotto oltre che di… pazienza.
Attenzione ai colori
Perché un detersivo possa essere considerato efficace, di certo non deve essere aggressivo con i colori del bucato. Vestiti e magliette non devono sbiadire o trasmettere il loro colore ad altri panni. La regola di separare capi di tinte diverse vale sempre, certo. Ma può accadere una distrazione, eventualmente da perdonare e non condannare.
Basta un solo lavaggio
Basta un misurino di detersivo liquido compatibilmente con la quantità dei panni da lavare e… via. Il detergente per il bucato deve saper trattare le macchie più difficili con un solo lavaggio ed essere in grado di agire anche a temperature non elevate. Questo secondo aspetto è molto importante in quanto a consumo energetico. Un detersivo è di qualità quando si attiva a basse temperature (intorno ai 20-3o gradi) e permette così di svolgere cicli freddi di lavaggio che tengono sotto controllo il dispendio di energia.
Sulle confezioni sono sempre riportate le indicazioni del dosaggio. Non sono generali ma si riferiscono a valori medi. Nei detersivi per capi resistenti e colorati si riferiscono a un carico di 4,5 kg; nei prodotti destinati a capi delicati invece, il carico si riduce a 2,5 kg di bucato. Inoltre le indicazioni fanno riferimento a un grado di sporco normale e un range medio per quello che riguarda la durezza dell’acqua.
Detersivi liquidi: alcune caratteristiche
I detersivi liquidi per bucato non sono prodotti molto aggressivi. Di solito non contengono sbiancanti e, quindi, sono più indicati per i capi delicati e colorati. Sono facili da dosare grazie al pratico tappo dosatore di cui sono dotati e, come si diceva, possono garantire buon prestazioni anche a temperature basse.
In capsule o concentrati
Oltre ai “tradizionali” detersivi liquidi contenuti in tanica di plastica, in commercio esistono anche versioni in capsule gel (i cosiddetti “pod”). Queste, particolarmente pratiche, semplificano ulteriormente il discorso del dosaggio evitando sprechi. Vi sono anche i detersivi liquidi concentrati la cui efficacia detergente è superiore e permette di utilizzare un quantitativo di prodotto inferiore.
Assicurando il rispetto dei colori, i detersivi liquidi per bucato possono essere utilizzati anche come pretrattante. Significa che possono essere applicati direttamente sulla macchia prima del lavaggio. Di solito questa caratteristica si sfrutta sulle zone di sporco più ostinato, per essere certi di risolverlo con un solo passaggio.
Bucato perfetto? Si fa così
Sfatiamo un mito: dosare correttamente il detersivo liquido da bucato è fondamentale. Utilizzarne più del necessario non rendere il bucato più pulito. Anzi, finisce per lasciare sui tessuti residui che possono persino causare allergie da contatto. Quando si lava in lavatrice, poi, bisogna ricordarsi di inserire il detersivo direttamente nel cestello con la pallina o il tappo dosatore, scegliere programmi con basse temperature ed evitare ogni altro additivo. A 30-40 gradi è possibile rimuovere lo sporco. Infine non c’è bisogno di uno specifico anticalcare a meno che l’acqua non sia davvero “dura”.
Cosa contiene?
Profuma, ha dei colori molto accattivanti e un consistenza vellutata. Tutti pregi, dunque. Ma cosa contiene realmente un detersivo liquido da bucato? Sicuramente i cosiddetti tensioattivi. Si tratta di sostanze che hanno la funzione di ridurre la tensione superficiale dell’acqua e legarsi allo sporco, rimuovendolo dai tessuti. Possono essere di origine chimica, vegetale (olio di cocco, palma o oliva) o mista. Poi si sono gli enzimi. Ovvero proteine che velocizzano la degradazione di altre proteine, lipidi e carboidrati che compongono le macchie. In presenza di enzimi la quantità di tensioattivi può essere ridotta. Sono biodegradabili e permettono di rimuovere lo sporco a temperature più basse.